venerdì 28 dicembre 2007

martedì 25 dicembre 2007

mercoledì 19 dicembre 2007

Posizioni pericolose


E' triste, ma questa vecchia vignetta che avevo pubblicato il 17 maggio scorso è ancora veritiera.

venerdì 14 dicembre 2007

seXBOX


Ho finalmente ritrovato l'articolo e il video originale che parlava di Intimate Game Controller, un progetto di tesi universitaria di Jennifer Chowdhury di cui aveva anche parlato mesi fa il giornale La Repubblica (non avendo di meglio da fare evidentemente) e per cui avevo realizzato la vignetta che vedete qui sopra. Con un monito: se vostra figlia dice che va a giocare ai videogiochi dal suo amichetto, diffidate.

mercoledì 12 dicembre 2007

Censura


La notizia è di sabato, ma non sono riuscito a postare prima questa vignetta. La trasmissione satirica Decameron di Daniele Luttazzi è stata sospesa, a causa di una battuta sul giornalista Giuliano Ferrara e su alcuni politici italiani.
La battuta è stata ritenuta troppo volgare, anche se Luttazzi, come già in passato, ha replicato: "La satira non è mai volgare, è esplicita."
Con tante volgarità gratuite che passano in televisione, a dare fastidio è sempre qualche battuta detta senza peli sulla lingua. Questo il senso della mia vignetta, per chi non l'avesse capito, dove la censura va a coprire la bocca; come dire: sii volgare, basta che stai zitto.

martedì 11 dicembre 2007

Erbacce


Con tanti auguri al nuovo progetto di partito di Berlusconi, che forse è la volta buona che ci restituisce il nostro grido "Forza Italia!".

lunedì 10 dicembre 2007

Sketchbook


Ecco una versione alternativa dell'ultima vignetta che ho pubblicato. Alla fine ho deciso per l'altra versione, perché questa non mi convinceva fino in fondo, anche se era più aderente alla realtà della notizia a cui si ispirava, in cui il bambino era stato tenuto alla catena dai genitori su un balcone.

giovedì 6 dicembre 2007

Bambini ai ferri corti


E' del 22 maggio scorso la notizia riportata qui sopra che da' il titolo al post di oggi; ma sono di questi giorni invece le notizie che riporta il sito de La Repubblica: protagonisti ancora genitori, proprio le persone che i bambini dovrebbero difenderli.

Berlino, 5 Dicembre 2007
- I corpi di cinque bambini di età compresa fra i tre e i nove anni sono stati trovati in una casa di Darry, non lontano da Kiel, nel nord della Germania. Nel dare notizia, la polizia ha aggiunto che la madre dei piccoli, 31 anni, è stata arrestata e condotta in una clinica psichiatrica. Non si conoscono le circostanze della tragedia, ma la donna è sospettata di essere responsabile della morte dei piccoli.

"Dalle prime indagini sembra che all'origine della morte dei bambini vi sia una malattia mentale della madre", ha detto un portavoce della polizia di Kiel, senza fornire altri particolari sulla scoperta dei corpi dei cinque bambini.

Darry, la località della macabra scoperta, si trova a 40 km circa a est di Kiel, capoluogo dello Schleswig-Holstein, il Land settentrionale tedesco al confine con la Danimarca.

Sempre oggi a Plauen, in Sassonia (est della Germania), la polizia ha scoperto i resti di tre neonate nel balcone dell'abitazione di una donna di 28 anni, sospettata della loro morte. La giovane era stata arrestata una settimana fa dopo la scoperta del cadavere di un neonato nascosto in una valigia. La polizia ha trovato ieri un altro cadaverino nel congelatore della madre e oggi ne ha scoperto un terzo sul balcone. La donna era stata rimessa in libertà per mancanza di indizi di colpevolezza per la morte del primo neonato rinvenuto cadavere. I tre bambini erano nati rispettivamente nel 2002, nel 2004 e nel settembre del 2005.

Il capo della polizia della Sassonia, Dieter Kroll, ha affermato che dopo la scoperta dei cadaveri dei neonati la madre "è apparsa calma e sollevata". Il marito della presunta infanticida ha dichiarato alla polizia di non essersi mai accorto delle sue tre gravidanze.

La macabra scoperta è avvenuta perché la piccola nata nel 2002 quest'anno sarebbe dovuta andare a scuola elementare, ma di lei non c'era più traccia. Le autorità scolastiche si sono insospettite e hanno avvertito la polizia. La bambina alla nascita non era stata denunciata all'anagrafe dalla madre, ma l'ospedale dove aveva partorito aveva comunicato il parto ai responsabili sanitari, che avevano predisposto la visita della bambina in vista dell'anno scolastico 2008.

Alla fine del mese scorso un'altra donna, di 35 anni, è stata condannata a 12 anni di prigione per l'infanticidio di due suoi neonati, i cui corpi erano conservati in un congelatore della sua casa di Erfurt (Germania centro orientale).

(Fonte: repubblica.it)


martedì 4 dicembre 2007

Scivoloni


Baciò sulla bocca dodicenne: per il giudice è violenza
Condannato per abuso sessuale un egiziano di 53 anni, gestore di un locale. L'uomo si era difeso: «Mi era scivolata la faccia sul suo volto».


Un bacio «stampato», a labbra chiuse, può essere violenza sessuale. Punito con un anno di reclusione se il «baciatore» è un maturo gestore di bar e la baciata è la cliente dodicenne che compra le caramelle. Era il 24 aprile dell'anno scorso quando Elisa , la chiameremo così, uscì scioccata dal locale gestito dall'uomo, cittadino egiziano. «Siamo di fronte ad un atto subitaneo e occasionale - scrive il gup Giuseppe Gennari nella motivazione della sentenza - che ha leso la libertà personale e sessuale» della ragazzina.

(Fonte: Epolis Milano)

domenica 2 dicembre 2007

Presi di mira


"Professore, come va mia figlia?" e mette la pistola sul tavolo
Il padre di una studentessa, dopo essere entrato in aula e una volta arrivato faccia a faccia con il professore, ha estratto una pistola dalla tasca e l'ha poggiata con nonchalance sul tavolo

Firenze, 29 novembre 2007 - La stanza è piccola. Qui il professore riceve a turno i genitori degli alunni per i colloqui sull´andamento scolastico dei figli. Tocca al babbo di una studentessa dal rendimento zoppicante. La porta si chiude dietro ai due. Inizia il faccia a faccia dagli sviluppi imprevedibili. Succede, infatti, quello che l´insegnante non si sarebbe mai immaginato. Quel signore parla e intanto sfila dalla tasca una pistola. Lo fa con nonchalance, come se, invece che un´arma, fosse un mazzo di chiavi, una penna, un pacchetto di sigarette. E intanto racconta, dice che sì, insomma, quella sua figlia non è poi così male, che la professoressa dell´anno prima l´aveva presa di mira, che lui di quella insegnante conosce l´indirizzo di casa.

Cosa abbia provato l´insegnante in quegli interminabili minuti di colloquio non è dato sapere. Fatto è che, senza troppo scomporsi, il professore è riuscito a portare a termine l´incontro, fin quando il genitore non ha deciso di rimettersi in tasca la pistola e di andarsene via.
«L´episodio non ha scosso più di tanto l´insegnante, me lo ha raccontato il mio vice con cui il professore si è confidato» giura il preside dell´istituto, una scuola media superiore nella zona delle Cure. Ma è inevitabile che quell´insolita ora di ricevimento e quell´inusuale comportamento del genitore, non potevano rimanere affare interno alla scuola.
Il fatto è stato denunciato alle forze dell´ordine. E nelle ore successive il genitore è stato perquisito presso la sua abitazione. A casa gli hanno trovato due scacciacani. Non finisce qui. L´apertura di un´inchiesta e di un procedimento penale sono atti dovuti.

Il fatto risale ad una settimana fa, martedì. Da allora e per un´altra settimana la ragazza non si è più vista a scuola, mentre si inseguivano le voci di un suo volontario trasferimento presso un altro istituto scolastico. Ieri però la studentessa è tornata regolarmente in classe. «Sebbene il professore non sia rimasto particolarmente scosso dall´episodio - insiste il preside - ha comunque ritenuto opportuno che quanto è avvenuto fosse portato a conoscenza degli investigatori. Nei prossimi giorni su questo fatto si terrà una riunione di tutti i docenti».

(Fonte: repubblica.it)

venerdì 30 novembre 2007

Meglio dare che ricevere

Pedofilia nel seminario: arrestato prete bresciano
La polizia di Brescia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un sacerdote bresciano.
Si tratta di Don Marco Baresi, vicedirettore del seminario di Brescia accusato di pedofilia. Oltre che dei reati a sfondo sessuale nei confronti di un minorenne, un seminarista di 14 anni, il religioso deve anche rispondere di detenzione di materiale pedopornografico. Il vescovo, monsignor Monari e l'ausiliario monsignor Beschi, si sono detti profondamente addolorati. «Don Marco Baresi è conosciuto e stimato. Il dramma di chi è vittima di pedofili non può essere sottovalutato nè eluso a maggior ragione se coinvolge sacerdoti, ma la delicatezza della situazione di chi si trova accusato di una colpa tanto grave ed è innocente è pure di grande portata».

(Fonte: Epolis Milano)


Mi trovo d'accordo con monsignor Monari e, pur riportando la notizia per dovere di cronaca, ci tengo a ricordare che in ogni caso è sempre bene aspettare l'esito del lavoro degli inquirenti. Questa notizia mi riporta alla mente il caso di Don Marco Dessi, il missionario che il 24 maggio scorso fu condannato per gli abusi nei confronti degli orfanelli che assisteva in Nicaragua. Qui di seguito la vignetta che ironizzava amaramente sulla condanna.

giovedì 29 novembre 2007

Il vero volto di Baby Grace


Dopo un mese di indagini, ecco il vero volto di "Baby Grace", così com'era stata soprannominata la bambina il cui cadavere era stato trovato il 29 ottobre scorso su una spiaggia di Galveston, nel Texas. A sinistra, l'identikit realizzato dalla polizia nel tentativo di indentificare il cadavere.
Il suo vero nome è Riley Ann Sawyer. L’hanno picchiata con una cintura, tenuta a forza sott’acqua nella vasca da bagno, poi gettata a terra e trascinata per la stanza, la testolina bionda che sbatteva ovunque. A raccontare i particolari di una fine agghiacciante è la madre della piccola, Kimberly Dawn Trenor, che con il marito Royce Clyde Zeigler, patrigno di Riley, è accusata del delitto.
“In poco meno di vent’anni in polizia, ho visto molti casi capaci di spezzare il cuore”, ha dichiarato all’emittente televisiva Cbs lo sceriffo Ray Tuttoilmondo, “Ma penso che questo resterà nei nostri cuori per sempre”.
E probabilmente resterà a lungo anche nella mente degli americani per la crudeltà degli assassini: il corpo della bambina, ripescato nella baia di Galveston, è stato tenuto per quasi due mesi in un magazzino, si legge ancora nella dichiarazione rilasciata da Trenor alla polizia locale, prima di venire chiuso in un contenitore di plastica e gettato in mare. La causa della morte non è ancora stata determinata, ma l’autopsia ha rivelato la presenza di almeno tre fratture al cranio.
Le dichiarazioni della donna stanno cancellando gli ultimi dubbi sull’identità della bambina, anche se i risultati dell’esame del Dna non sono ancora disponibili, e chiariscono anche il ruolo del marito: per coprire la morte della piccola, Zeigler avrebbe prodotto falsi documenti, secondo cui il Department of Children’s Service dell’Ohio, stato in cui vive il padre di Riley, avrebbe portato via la bambina il 24 luglio, per sottrarla ad abusi e violenze sessuali subite in famiglia.
Ora Trenor e Ziegler, che alcuni giorni fa aveva tentato il suicidio e cercato di scagionare la moglie, sono entrambi accusati di lesioni e manomissione delle prove: oggi la prima udienza davanti al giudice.

(Fonte: La Stampa)

Lo stato americano torna protagonista a distanza di sei mesi da questa vignetta, che avevo realizzato riferendomi alla notizia di una madre texana che si era impiccata insieme alle quattro figlie.



martedì 27 novembre 2007

Educatore sotto accusa


Educatore per bimbi difficili sotto accusa per pedofilia
Vittime due bambine di 12 anni. Una delle due ha gravi problemi di natura psichica

Un educatore volontario per alunni problematici. Un impegno delicato per un anziano ex bancario, che ha superato i 65 anni, che dava il suo contribuito in una scuola media. Un nonno dall mani lunghe però, finito sotto inchiesta per violenza sessuale aggravata, per la denuncia di una dodicenne.


"Anna", la chiameremo così, non solo ha raccontato di essere stata toccata dall'anziano, ma anche che una sua compagna di classe, con gravi disturbi, le aveva confessato di aver subito lo stesso trattamento. Per non parlare delle frasi oscene che il volontario avrebbe rivolto a un altro ragazzino, compagno di classe delle due bambine. Tutto è cominciato nel 2005 con la denuncia di Anna e dopo la segnalazione da parte della scuola che aveva avviato anche una inchiesta interna. Il racconto di Anna è stato poi confermato in un incidente probatorio in cui la ragazzina ha ripercorso le molestie del pedofilo. Un'esperienza molto più difficile per l'altra bimba che qualche giorno fa davanti al gup, dopo aver parlato a lungo delle sue giornate e dei suoi hobby, si è come bloccata al solo ricordo dell'uomo e a quello che le faceva. Per il pm Isidoro Palma potrebbe essere il riscontro del trauma subito dalla vittima, che ha già grossi problemi, e che si è chiusa nel momento in cui doveva ricordare la violenza. Il giudice Vincenzo Tutinelli deciderà alla prossima udienza se la testimonianza potrà far parte delle prove contro l'anziano che ha sempre negato ogni tipo di accusa. Poi ci saranno le richieste dell'accusa e quindi la sentenza con il rito abbreviato.
Quello che è certo è che i casi di pedofilia in quelli che dovrebbero essere ambiti protetti - chiese palestre scuole - appaiono in aumento. Ogni anno ogni sostituto procuratore del pool che si occupa di reati contro le fasce deboli si trova sul tavolo dai 10 ai 20 fascicoli. Moltiplicando al minimo per il numero di pm siamo di fronte a poco meno di 100 casi all'anno. Spesso la scuola diventa un punto di riferimento importante per gli inquirenti, ma altre volte le inchieste interne rischiano di danneggiare il lavoro degli investigatori e dei magistrati.

(Fonte: Epolis Milano)

lunedì 26 novembre 2007

Memorie corte


Il 16 maggio scorso pubblicavo questa vignetta, riguardo ai presunti abusi commessi in una scuola di Rignano Flaminio. A distanza di sei mesi proprio dal web arrivano nuovi impulsi alle indagini, dopo il rilascio di alcuni degli indagati e la pubblicazione di un libro, "Ho visto l'uomo nero" del giornalista Claudio Cerasa, che raccontava lo sviluppo di questo caso complicato e delicato. Si discute ancora se i presunti abusi si sono davvero verificati o se le testimonianze dei bambini siano state manovrate da genitori troppo allarmisti. Come paventavo nella vignetta, nel frattempo, la gente comune ha dimenticato. Qualcun'altro forse no.

domenica 25 novembre 2007

Family Gay

Oggi si è svolto il corteo contro la violenza sulle donne; questa spesso è l'unica arma dei cittadini per far sentire la propria voce sui temi che gli stanno a cuore. E' stato il caso anche del "Family Day", il corteo sui valori della famiglia a cui non si voleva far partecipare le coppie gay; situazione questa che avevo stottolineato in questa vignetta pubblicata il 12 maggio scorso sul vecchio blog.


sabato 24 novembre 2007

Semplicemente

Quel bambino ha perso tutto, libri e scarpini
Don Giovanni D'Ercole - Sacerdote, Opera Don Orione

Il volto di una donna colpito da una mano assassina e una scritta: «se fosse tua madre, tua sorella o tua figlia... espellere i rom. Subito!». Cosa di più efficace per istillare nella gente la diffidenza, e perché no, l'odio. Questo cartellone pubblicitario che ha invaso la città di Roma mi è venuto in mente quando le ruspe del Comune hanno distrutto le baracche di un campo di rumeni nella periferia di Roma, proprio vicino al luogo dove fu uccisa da un rumeno una donna. Anzi fu proprio in seguito a quel drammatico episodio che in tutta fretta si mossero il Governo, il Comune e la stampa. Via i rumeni. Dicevo che mi è venuto in mente quel cartellone perché sono state distrutte tra le altre baracche di famiglie rumene povere e oneste. Tornava da scuola un bambino che conosco bene e ha visto la sua baracca saltare all'aria. Ha perso tutto compresi i libri di scuola e gli scarpini per giocare a pallone nella nostra squadra degli “ercolini”. Dovevate vedere il volto di quel bambino: poteva essere tuo figlio! Poteva essere la tua casa! La madre lavora e pure il padre: onesti concittadini europei, ma con 500 euro al mese si possono permettere solo una baracca. Esistono quindi rumeni onesti e rumeni assassini. Come in Italia e altrove nel mondo. È difficile contemperare legalità e solidarietà, ma la nostra esperienza dimostra che solo nel dialogo e nell'impegno a salvaguardare la legalità e a promuovere la solidarietà c'è la chiave per creare un futuro di pace. Questi bambini saranno gli adulti dell'Italia: che diranno? Che imparano da noi? Seminiamo amore se vogliamo raccogliere pace.

(Fonte: Epolis Milano)

venerdì 23 novembre 2007

Contro violenza donne

I ministri Barbara Pollastrini, Alfonso Pecoraro Scanio e Paolo Ferrero parteciperanno domani al corteo a Roma contro la violenza sulle donne. Oggi, in sala stampa, i ministri si sono presentati ai media con un fiocchetto bianco (simbolo della lotta contro la violenza sulle donne) nel bavero della giacca. Domenica 25 novembre sara' la giornata mondiale contro la violenza sulle donne e l'omofobia.

(Fonte: repubblica.it)

Fuochi fatui

Riprendo una notizia di alcuni giorni fa, su cui non avevo avuto tempo di realizzare una vignetta. Giusto per non dimenticare incidenti che capitano purtroppo sempre più spesso: un'altro già a Livorno, in agosto.



Bambino di 4 anni muore nel rogo
Padre salva altri due fratellini
Bologna, 19 novembre 2007 - Ustionati anche i genitori che hanno lottato con le fiamme per salvare i bambini. Solo per il più piccolo non c'è stato nulla da fare. L'incendio probabilmente partito dalla stufetta che la famiglia romene usava per scaldarsi. I due bimbi ustionati sono stati trasferiti all'ospedale di Parma. Sul posto anche le unità cinofile.

(Fonte: Quotidiano.net)

Heidi senza mutande


La censura turca si è abbattuta anche su Heidi, Clara e la signora Seseman, sua nonna. Quest'ultima e la signora Rottermayer portano il velo e la protagonista indossa un vestitino molto più lungo, perché nella versione originale, nelle sue scorribande sui monti, mostrava i mutandoni. La decisione ha sollevato un vespaio di polemiche.

Tra i 100 volumi raccomandati dal ministero della Cultura di Ankara c'è il libro della svizzera Johanna Spyri, diventato un successo grazie anche ai cartoni animati giapponesi (ha appena compiuto trent'anni), ma nei disegni che illustrano la storia le raffigurazioni hanno subito dei cambiamenti.

Il libro pubblicato dalla casa editrice Karanfil ha suscitato il dibattito sulle politiche governative, risvegliando l'ansia di quanti temono una "islamizzazione" dell'istruzione. Il ministero ha già chiarito che si tratta dell'iniziativa di un editore privato. "Heidi era una bimba dai capelli neri e le gote rosse come pomodori. Aveva un camicetta rossa, una gonna rosa e un gran posteriore. Quando correva giù dalla montagna, la gonna le si alzava sulla testa e vedevamo i suoi mutandoni bianchi. Probabilmente è stato il primo personaggio dei cartoni animati a cui si sono viste le mutande".

Questa la descrizione di Heidi nel web turco sui "cartoni animati della nostra infanzia", riferisce il quotidiano spagnolo El Mundo, sottolineando che ora i bambini turchi "non potranno più vedere le braghe di Heidi", almeno nei libri raccomandati dal ministero. Secondo quanto denunciato da presidente del sindacato dei docenti Alaadin Dincer, inoltre, il ministero ha aumentato i controlli e "aperto il cammino alla distorsione dei testi scolastici, come vediamo nel caso di Heidi".

(Fonte: Tgcom)


mercoledì 21 novembre 2007

La morte ti fa bella

Circa sei mesi fa pubblicavo questa vignetta, che vi ripropongo insieme alla notizia a cui si riferiva, visto che sono riuscito a recuperarla dal mio vecchio blog.



Non ci siamo fatti mancare nulla in questa notizia di cronaca: pedofilia, prostituzione a addirittura necrofilia. Se pensate che quest'ultima sia un fenomeno di nicchia (o di loculo) eccovi un grafico di Google Trends, lo strumento di Google che mette a confronto quanto si chiacchiera sul web di due parole a scelta; come vedete la differenza fra pedofilia e necrofilia non è tanta. Il grafico per l'Italia ha un divario maggiore: resta da vedere se questo indica che si parla poco di necrofilia o si parla troppo di pedofilia.



Reggio Calabria, 23 maggio 2007 - Costringevano una loro connazionale e la figlia di 15 anni a prostituirsi. Con l’accusa di sfruttamento della prostituzione la squadra mobile di Reggio Calabria ha fermato due immigrati rumeni. Si tratta di due persone di 33 e 35 anni residenti in città. I provvedimenti, eseguiti nel capoluogo dello Stretto, sono stati convalidati dal sostituto procuratore della Repubblica, Francesco Mollace. La donna rumena di 40 anni e la figlia quindicenne erano tenute in stato di schiavitù psicologica dai due loro connazionali che le avevano costrette a prostituirsi. M. A., 33 anni, senza fissa dimora e domiciliato in un albergo di Reggio Calabria, e M. S., di 35, anche lui domiciliato in albergo, sono rinchiusi nel carcere della città dello Stretto con l’accusa di aver, in concorso tra loro, indotto alla prostituzione la donna, giunta in Italia per fare la badante. Il primo dovrà inoltre rispondere di aver avviato e costretto la figlia minorenne della donna a prostituirsi e di aver cagionato alla ragazza delle lesioni personali. Quella che emerge dall’operazione della squadra mobile reggina, denominata “Diana”, non è una delle tante storie di prostituzione di straniere giunte in Italia con il sogno di un lavoro, ma evidenzia una serie di episodi di brutalità, sopraffazione e perversione. La ragazza, in particolare, più volte malmenata dallo sfruttatore - secondo quanto ha accertato la squadra mobile della questura - è stata costretta ad avere rapporti sessuali all’interno di una bara con due impresari funebri ed una serie di rapporti con uomini maturi in tre diverse casse da morto. La quindicenne, che quando ha tentato di ribellarsi è stata selvaggiamente picchiata e minacciata, è stata costretta ad incontrare clienti appartenenti agli strati sociali più disparati: medici, avvocati, commercianti, studenti, operai che pur di avere rapporti intimi con la ragazza hanno pagato fino a trecento euro. Il posto in cui madre e figlia venivano fatti prostituire si trova lungo le bretelle del torrente Calopinace. La quarantenne rumena e la minorenne, per interessamento del questore e del dirigente della squadra mobile e degli altri funzionari della questura, probabilmente riusciranno a trovare un posto di lavoro. L’attività investigativa, coordinata dal capo della mobile Salvatore Arena, è stata portata avanti dal commissario capo Franco Olivieri e dal sostituto commissario Demetrio Suraci. Il fermo dei due rumeni è stato convalidato dal sostituto procuratore della Repubblica Francesco Mollace.

(Fonte: Il Giornale di Calabria)

Copriti bene!



Roma, 17 novembre - Ha sparato con un fucile ad aria compressa dalla finestra e ha colpito un bimbo di 10 anni che stava passeggiando in strada. Il piccolo è rimasto solo lievemente ferito perché indossava un giubbotto molto pesante. E' accaduto questa mattina poco prima di mezzogiorno in largo Uzielli, nel quartiere Pietralata, a Roma. Arrivati sul posto i carabinieri della Compagnia di Montesacro e della stazione Tiburtino Terzo sono riusciti a individuare da dove partivano i piombini. Entrati in casa del responsabile i militari hanno trovato una carabina ad aria compressa, due scatole di piombini, un bastone animato, ovvero un bastone apparentemente da passeggio che nascondeva dentro una lunga lama, e un coltello. L'uomo, un 42enne impiegato senza precedenti penali, non ha opposto resistenza ed è stato accompagnato in caserma.

(Fonte: Adnkronos)

martedì 20 novembre 2007

La foto del giorno



Dopoguerra: Economia bosniaca ancora in difficoltà
Il quaranta per cento della popolazione è senza occupazione e coloro che lavorano ricevono lo stipendio con molti mesi di ritardo

La sofferenza del popolo bosniaco e tutta riassunta negli occhi di questa giovane, costretta a raccogliere carbone in una discarica per poi venderlo in un mercato di Banovici, municipalità situata a 70 chilometri da Sarajevo. La grande crisi politica bosniaca, scoppiata alla fine della guerra dei Balcani di 12 anni fa, ha fatto lievitare notevolmente il costo dei beni di prima necessità. Le difficoltà della popolazione sono all'ordine del giorno. La disoccupazione ha ormai raggiunto picchi del 40 per cento e i pochi fortunati che hanno un lavoro devono comunque arrangiarsi per sopravvivere, dato che spesso gli stipendi vengono pagati con molti mesi di ritardo.

(Fonte: EPolis Milano)

lunedì 19 novembre 2007

Pecorelle smarrite

Oggi un giornale riportava la notizia della fiaccolata di ieri a Milano, fatta per ricordare i bambini vittime di abusi e violenze. Contro i soprusi verso i più piccoli si è scagliato anche l'arcivescovo di Milano, Dionigi Tettamanzi, che ha fatto un velato accenno anche ai casi di pedofilia tra i sacerdoti.
Quella che segue è la prima di tre vignette che avevo realizzato sugli scandali che sei mesi fa avevano investito il Vaticano, reo di aver cercato di mettere a tacere queste notizie. Speriamo che la Chiesa in futuro cominci davvero col condannare i suoi stessi sacerdoti.

domenica 18 novembre 2007

Uomini nel pallone


A causa dell'incidente (non chiamiamolo omicidio, perché le indagini sono ancora in corso) occorso ad un tifoso laziale e alle conseguenti manifestazioni di sdegno (non chiamiamoli atti vandalici) avvenute su vari campi, il calcio italiano si è fermato per una giornata. Almeno in teoria, visto che la serie A era già ferma per la partita della nazionale con la Scozia; una vittoria, tra l'altro, che sicuramente cancellerà anche questo ennesimo episodio dalle menti ottenebrate di noi calciofili.
Voi questa domenica cosa avete fatto?

sabato 17 novembre 2007

Attività parascolastiche


11 maggio 2007 - Avevamo cominciato così, in un periodo in cui si accavallavano notizie su abusi nelle scuole e incidenti mortali di pullman in gita. Non era un bel periodo e Veruska guardava all'orizzonte con tristezza.

Veruska riparte


Dopo alcuni mesi di assenza, Veruska ritorna a guardare il mondo con i suoi occhi innocenti e ironici.
Non so ancora con quanta regolarità aggiornerò il blog, che riproporrà anche le vecchie vignette già pubblicate nella vecchia versione.