mercoledì 18 novembre 2009

Video del giorno


Stop the bullet. kill the gun.

lunedì 9 novembre 2009

Maometto pedofilo

Daniela Santanchè, leader del Movimento per l'Italia, durante un'accesa discussione sul crocefisso nelle scuole offende il profeta Maometto: "Era un poligamo e un pedofilo, ha sposato una bambina di nove anni."



domenica 8 novembre 2009

Dentro e fuori


23 ottobre 2009 - Accade vicino a Reggio Emilia. Si festeggia la caduta del muro di Berlino ma altri muri vengono eretti ogni giorno. Non saremo noi a rinchiuderci in un ghetto tenendo fuori gli altri popoli?

Scuola Grisanti di Luzzara: il caso a palazzo Allende
Discussione in consiglio e impegno a continuare con la commissione
Leggi l'articolo.

(Fonte: il giornaledireggio.it)

sabato 7 novembre 2009

Vini d'annata


Il nonnino pedofilo fotografa la nipote: «Zitta o le pubblico»
La bimba, 12 anni, costretta a scendere in cantina.

TORINO, 6 novembre 2009 - L'uomo la invitava a scendere in cantina e la faceva spogliare per poi scattare delle foto che conservava sul suo computer, insieme ad altro materiale pedopornografico. La polizia è arrivata a lui proprio nel corso di un'indagine contro la pornografia su internet. Oltre che di detenzione di materiale pedopornografico dovrà rispondere di violenza privata, avendo minacciato la bambina di pubblicare le foto su web se ne avesse parlato a qualcuno.
L'uomo ha comunque ottenuto gli arresti domiciliare in considerazione dell'età.

(Fonte: cronacaqui.it)

Rassegna stampa


Condannato a due anni il padre orco
RIMINI, 06/11/2009 - E' stato condannato a due anni l'operaio riminese di 40 anni colpevole di aver abusato non una ma più volte della figlia minore, che all'epoca dei fatti aveva solo 4 anni. La bimba, che ha ora 6 anni, era riuscita a confessare tutto alla madre, che con l'uomo ha anche un'altra figlia di due anni più piccola; a metterla in allarme erano stati i genitori di lei. La donna aveva capito che la figlia raccontava di essere stata invitata dal padre a prendere in mano il pene, ad accarezzarlo e a baciarlo. La piccola si era spinta ancora di più nel dettaglio spiegando che in un’occasione si era rifiutata dicendo chiaramente al padre che quella cosa le faceva schifo. Invano, durante il processo che ne è seguito, l’uomo ha cercato di spiegare che si trattava di un equivoco. Si tratta ora di capire se la madre della bambina intenderà avviare anche le pratiche per chiedere al Tribunale dei minori di togliere a quell’uomo la patria potestà.
(Fonte: romagnanoi.it)

Violentava la nuora e la nipote di 5 anni: arrestato l'orco
ARIANO IRPINO, 05/11/2009 – Una giovane mamma di 25 anni subiva gli abusi del suocero, un contadino 65enne che viveva con lei in un casolare cadente e mal tenuto, da ben 9 anni, sin da quando era ancora minorenne. Lei aveva sempre taciuto, forse perché l’orco l’aveva sempre minacciata, ma le sue attenzioni negli ultimi tempi avevano preso di mira anche la sua figlioletta di 5 anni e nel luglio scorso ha denunciato tutto agli agenti del Commissariato di Polizia del Tricolle. Un racconto terrificante, che ha suscitato sconcerto agli stessi funzionari della Questura che a termine delle indagini hanno quindi tradotto in carcere il suocero.
(Fonte: irpinianews.it)

Abusa della figlia 12enne della convivente. In manette.
VARESE, 05/11/2009 - Sembrava una storia d’amore come tante altre fra due sudamericani, ma la realtà era ben diversa. Mesi di sofferenza, da aprile ad oggi, passati nel silenzio fino alla drammatica rivelazione avvenuta alcuni giorni fa: gli abusi sessuali confessati dalla figlia della donna, una ragazza di appena 12 anni, da parte del convivente. L'orco, un sudamericano di 40 anni, si è rifugiato da alcuni connazionali vicino a Milano, ma è stato presto catturato.
(Fonte:satelionews.it)

Finto fotografo adescava minori
ROMA, 06/11/2009 - Le aspettava all'uscita della scuola media "Parini", dove ormai era conosciuto da tutti gli studenti, e le adescava con la promessa di book fotografici gratuiti e di una facile scalata verso il mondo della moda. Il 42enne, in realtà autista di scuolabus, portava così a casa sua - senza pressioni o minacce - ragazzine tra gli 11 e i 13 anni pronte a tutto per una foto su una rivista patinata, ritraendole in gruppo o da sole, in lingerie o seminude sul letto in pose provocanti, per poi catalogarle nel suo archivio privato. In molti casi erano le stesse ragazzine a portarsi da casa i «costumi di scena». Segnalato da un 13enne forse geloso, durante un normale controllo antidroga nelle scuole del territorio, è scattata la denuncia a piede libero per pornografia minorile.
(Fonte: iltempo.it)

Ha abusato per 10 anni della figlia
CASTELNOVO MONTI, 06/11/2009 - Ha costretto la figlia di soli 11 anni a subire e compiere atti sessuali, ha legato l'altro figlio a un letto con delle catene, percuotendolo con la cinghia. Ha sottoposto la moglie a continue vessazioni e minacce di morte. Un'intera famiglia di un paese del nostro appenino ha subito in silenzio, per quasi 10 anni, le violenze di un uomo, che si faceva chiamare padre, o marito. Per una madre e i suoi due figli, che hanno vissuto nella paura, ora l'incubo è finito. I carabinieri di Castelnovo Monti hanno arrestato un operaio di 53 anni. Le accuse contro di lui pesano come macigni: violenza sessuale nei confronti della figlia minorenne, maltrattamenti in famiglia, violenza privata.
(Fonte:telereggio.it)



giovedì 5 novembre 2009

Foto del giorno

Guardano dentro l'obiettivo ma anche oltre. Guardano dall'altra parte della tragedia e sembrano scrutare un mondo dove i bambini hanno finalmente il diritto ad una vita normale. Fissano il fotografo S.Sabawoon dell'agenzia Epa e il risultato sono questi scatti di una bellezza e profondità quasi sconcertante. Il set è uno dei tanti campi di rifugiati nei dintorni di Kabul in Afghanistan.

Il set completo di foto su flickR.

(Fonte: repubblica.it)

mercoledì 4 novembre 2009

Morte al pedofilo!


Impiccagione in diretta TV. Questa la nuova provocazione dell'emittente televisiva britannica Channel 4, che lunedì 9 novembre trasmetterà una fiction incentrata sulla figura di Paul Gadd, meglio conosciuto come la rock star inglese degli anni '70 Gary Glitter ed interpretato dall'attore scozzese Hilton McRae.

Channel 4: the excution of Gary Glitter

Gary Glitter ha alle spalle diversi precedenti per pedofilia. Nel 1999 ha scontato quattro mesi di prigione in patria per detenzione di materiale pedopornografico. Nel 2002 è stato espulso dalla Cambogia e nel 2008 è uscito dalle carceri vietnamite dopo aver scontato tre anni di detenzione per aver tentato di molestare due bambine di 11 e 12 anni. Nel marzo 2006, infine, si è scoperto che, quattro mesi prima, l'ex cantante aveva avuto una figlia da una prostituta vietnamita e che questa gli aveva venduto la sua nipotina di 10 anni.

La fiction dal titolo "The execution of Gary Glitter" si svolge in una immaginaria Inghilterra in cui viene reintrodotta la pena di morte (abolita nel 1969), con una legge contro la pedofilia denominata "Capital Crimes Against Children". In questo mondo parallelo il primo ad essere condannato è Paul Gadd ed il film segue con taglio documentaristico il suo processo e la sua condanna a morte.

L'intento dichiarato della rete è quello di riaprire il dibattito sulla pena di morte; per lanciare il film, la rete ha commissionato un sondaggio in cui il 70 per cento degli intervistati si è dichiarato favorevole a reintrodurre la pena di morte per alcuni crimini.

martedì 3 novembre 2009

Strade sicure

Pedofilo sorpreso seminudo con quattro bambine in auto

Carpenedolo (Brescia), 4 ottobre 2009 - Accade a Carpenedolo, in provincia di Brescia, dove il 4 ottobre scorso la Polstrada di Montichiari interviene poco dopo le 17 per controllare una Fiat Punto parcheggiata in una piazzola di sosta della provinciale 343 per Mantova, su segnalazione di alcuni passanti che avevano sentito dei pianti provenire dal veicolo. I poliziotti sorprendono così un agricoltore di 57 anni con i pantaloni abbassati, intento a masturbarsi davanti a quattro bambine marocchine di 5, 7, 11 e 12 anni, due coppie di sorelle cugine fra loro, spaventate e in lacrime. L'uomo, vicino di casa di una di loro, le aveva adescate poco prima in un parco giochi nei pressi del centro commerciale Italmalk di via Pozzi, offrendo loro un passaggio in auto per riaccompagnarle a casa. I controlli medici avrebbero poi stabilito che le quattro non avrebbero subito abusi e violenze fisiche. All’uomo, che dalle prime indiscrezioni sembrava non avesse opposto resistenza e nemmeno abbozzato alcun tipo di scusa su quanto stava avvenendo, è stata poi invece contestata anche la resistenza a pubblico ufficiale, oltre ai reati di sequestro di persona, atti osceni in luogo pubblico e atti sessuali su minori.
Durante la perquisizione a casa del fermato sono state sequestrate videocassette contenenti materiale pedopornografico. Il cinquantasettenne di Carpenedolo, incensurato e sposato con una figlia ormai grande, dopo la conferma della custodia avvenuta l'8 ottobre, rimane in una cella di isolamento della casa circondariale di Canton Mombello (un regime che per lui è una garanzia di incolumità da una legge non scritta che in carcere equipara i pedofili agli infami). Nel frattempo la difesa ha fatto richiesta di una perizia psichiatrica. «Se la pedofilia è una devianza vorrei che qualcuno ci dicesse - spiega l'avvocato Marino Colosio - se il mio assistito sapeva quello che stava facendo ed è tuttora consapevole della sua condizione e delle sue azioni».

(Fonti: corriere.it, in-dies.info, taggatore.com, irispress.it, bresciaoggi.it, poliziadistato.it)



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Padre orco in cella


Abusi sessuali sulla figlia neonata. Padre orco in cella
Nei guai anche la mamma che ricattava il marito ma che continua a vivere accanto alla bambina

TORINO, 3 novembre 2009 - Alcuni giorni fa un uomo è stato condannato a 5 anni e 4 mesi dal tribunale di Torino per avere compiuto atti sessuali ai danni della figlia quando lei era nata da appena tre mesi. Dopo la sentenza, l’imputato, ancora a piede libero, era tornato a vivere con la bambina e con la compagna, ma ieri è stato arrestato.
L’uomo, che abita ad Anzio in provincia di Roma, è stato portato in carcere da agenti della sezione di polizia giudiziaria torinese. La misura cautelare è stata firmata dal gup Edmondo Pio per prevenire rischi di reiterazione del reato. Nel frattempo, era finita nel mirino della magistratura anche la mamma della piccola, indagata con l’accusa di concorso omissivo in violenza sessuale.

Le intercettazioni telefoniche avevano infatti consentito di scoprire che la donna era a conoscenza degli abusi commessi dal marito e per questo motivo ricattava l’uomo: «Fai come ti dico, altrimenti ti denuncio». Protagonisti della vicenda sono un uomo che oggi ha 70 anni e la moglie di 47. Sono i genitori della piccola, nata nel 2003 ( quando la famiglia abitava a Torino e papà orco aveva 66 anni) e vittima di abusi sessuali da parte del padre già tre mesi più tardi. L’uomo aveva l’abitudine di mettersi completamente nudo nel letto matrimoniale, accanto alla neonata. Poi infilava una mano nel pannolino della piccola e la accarezzava nelle parti intime. Altre volte sfregava il proprio organo sessuale contro il pannolino della bimba, procurandole arrossamenti e sanguinamenti vaginali. Un giorno la mamma della neonata si è accorta della presenza di un pelo pubico nei pannolini della figlia, credendo che il problema fosse legato alla marca dei pannolini, decise di acquistarne di un’altra marca.

Ma i peli pubici non sparirono. La donna continuò a non sospettare di nulla, poi qualche giorno più tardi, rientrata a casa, scoprì il marito occupato a sfregare il proprio pene contro il pannolino della bimba. La donna restò in silenzio a osservare, ma da quel momento in avanti cominciò a ricattarlo.
Tutti fatti emersi nel corso delle intercettazioni telefoniche disposte dal tribunale: «Guarda che se mi girano i coglioni te ce faccio finire in carcere», «L’altro anno a novembre so esplosa», «Per fortuna lei era piccola e non ricorda nulla», «L’ho staccata molto dal padre, ma mi so dovuta licenziare per non lasciarli soli».
Frasi che non hanno lasciato dubbi: la madre sapeva e ha taciuto. Anzi, la madre sapeva e ha ricattato il marito. Ecco perché, adesso, è finita nei guai anche lei. Peccato, però, che la donna continui a vivere con la figlia. Toccherà al Tribunale di Roma (dal momento che la famiglia si è trasferita nel frattempo in una località del Lazio) prendere una decisione, dopo l’arresto del padre, su questa situazione paradossale.

(Source: cronacaqui.it)

Maddie McCann oggi



Maddie McCann oggi
Un video con la piccola invecchiata di due anni

LONDRA - La polizia britannica ha diffuso su internet un video di Madeleine McCann, scomparsa nel 2007 in Portogallo, che mostra foto della bimba invecchiata di due anni al computer e chiede a chiunque disponesse di informazioni sulla sua scomparsa di farsi vivo.
La bimba scomparve il 3 maggio 2007 dalla località balneare di Praia de Luz mentre era in vacanza con i genitori e i due fratellini. All'epoca aveva circa quattro anni. Sparì alla sera dalla camera d'albergo dove i genitori l'avevano lasciata a dormire con i fratelli, mentre loro andavano a cena con gli amici. Il video è disponibile anche in italiano sul sito del Servizio britannico di lotta contro lo sfruttamento dell'infanzia e di protezione per internet o al sito dedicato alla sua ricerca. Il video contiene immagini riprese all'epoca della sua scomparsa e sue foto ritoccate, che la mostrano come potrebbe essere oggi, alcune con i capelli più lunghi o più scuri o con la pelle più abbronzata, nel caso vivesse in Europa meridionale, in Africa o in Medio Oriente. «Non è mai troppo tardi per prendere una buona decisione», viene detto nel video. «Se sapete qualcosa, contattate il posto di polizia più vicino».

(Fonte:corriere.it)


sabato 27 giugno 2009

giovedì 28 maggio 2009

Preside arrestato per molestie


Ad incastrarlo sono state le immagini di una telecamera che la polizia ha installato nell'ufficio di presidenza dell'Istituto professionale per il commercio e i servizi turistici di Sciacca. E' qui che il dirigente scolastico S.B. di 61 anni "convocava" le studentesse ed è qui che metteva in atto molestie e abusi. Vittime ragazzine tra i 14 e i 15 anni. Il preside è stato così arrestato dalla Polizia del commissariato di Sciacca su ordine del gip del tribunale Salvatore Giannino e su richiesta del procuratore Vincenzo Pantaleo.

Agli atti - come ha spiegato il dirigente del commissario Elena Testoni - pedinamenti e soprattutto le immagini riprese da quella telecamera che i poliziotti hanno piazzato all'interno dell'ufficio di Barbera. I fotogrammi sono chiarissimi e mostrano il preside avvicinarsi alle ragazze, fare commenti hard, allungare le mani fino a palpeggiare tra lo stupore e l'imbarazzo delle studentesse. L'uomo è accusato di abusi e molestie sessuali. Le indagini sono partite dalle denunce di alcune ragazze. Il preside ora si trova ora rinchiuso nel carcere di Sciacca dove è a disposizione dell'autorità giudiziaria.

(Fonte: unitaliano.myblog.it)

mercoledì 27 maggio 2009

Era mia figlia



Al Teatro del Tre di Catania,
venerdì 22, sabato 23 e domenica 24 maggio 2009, andrà in scena “Era mia figlia” dell’autore catanese Luigi Favara, con la regia di Giovanni Scuto, interpretato da Liliana Scalia, Stefania Micale, Cettina Giorgianni, Roberto Pricoco e dallo stesso Luigi Favara.

Il dramma, presentato nell’ambito delle attività culturali e teatrali, dell’Associazione “Oltre le quinte “, affronta il tema della pedofilia e lo fa attraverso descrizioni realistiche e metafisiche, di teatro verità, di avanguardia e di tragedia greca euripidea, con squarci della nostra terra e delle nostre tradizioni fino all’enunciazione, rappresentata in maniera molto efficace dagli attori, di alcuni articoli della “Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia”.

“Era mia figlia” racconta di una madre siciliana che, emigrata con la figlia tredicenne, per cause di forza maggiore, tra le colline Venete, si trova improvvisamente a vivere uno dei momenti peggiori che un genitore possa immaginare di trascorrere: “lo stupro e la morte violenta della figlia” per mano di un pedofilo.

La finalità della rappresentazione è quella di porre l’attenzione su un argomento, purtroppo, drammaticamente attuale, non solo denunciando il crimine in se stesso ma, anche, evidenziando le assenze degli enti preposti alla difesa ed alla sicurezza dei minori.

La pedofilia rappresenta un argomento scomodo, di non facile trattazione, per le implicazioni non solo morali ma, anche religiose che comporta (basti pensare a Sex crimes and Vatican, video scandalo del 2006 che, documenta abusi sessuali sui minori, da parte di membri del clero irlandese e svela le manovre del Vaticano, accusato di voler insabbiare i vari casi). Cinema, teatro e letteratura hanno, spesse volte, affrontato il tema della pedofilia, anche se talvolta, è stato un percorso difficoltoso, ne è un esempio “Animanera” opera prima di Raffaele Verzillo , il film realizzato nel 2006 è riuscito a trovare una casa di distribuzione, dopo ben 2 anni, flop ai botteghini a parte. Un capolavoro del cinema di casa nostra è, invece, “Morte a Venezia” di Luchino Visconti del ’71, tratto dal romanzo di Thomas Mann, ”La morte a Venezia”, il film racconta l’attrazione di un musicista cinquantenne per un adolescente polacco, presentato al 24esimo Festival di Cannes. E, come non menzionare, ”La mala educacion” di Pedro Almodovar che racconta la storia di due adolescenti omosessuali e di un prete, Don Manolo; o ancora, “Mystic River” diretto da Clint Eastwood, che ha vinto due Oscar e un Golden Globe. Del 2008 è “Il dubbio”, pellicola scritta e diretta da John Patrick Shanley , adattamento cinematografico dell’omonimo dramma teatrale. 1964, in una scuola del Bronx , un prete è sospettato di aver abusato di un ragazzino di colore, tra gli interpreti Meryl Streep, che per questo film ha ottenuto la candidatura all’Oscar 2009.

L’opera di Shanley è stata riproposta sui palcoscenici italiani, in quest’ultima stagione teatrale, interpretata da Stefano Accorsi per la regia di Sergio Castellitto. Il teatro affronta il tema della pedofilia nella rilettura che Juan Mayorga fa della celebre fiaba dei fratelli Grimm, “Il pifferiaio magico”. “Hamelin di Mayorga” racconta l’inchiesta su un caso di presunte molestie sessuali subite da un bambino. “Bangkok”, la trilogia di Renato Giordano, è, invece una commedia shock che affronta il tema del turismo sessuale, tema che è al centro dell’opera teatrale, del regista Giulio Cavalli,” Bambini a dondolo”.

Il tema della pedofilia è stato al centro di molte pagine della letteratura, trattato esplicitamente o in maniera più velata, superfluo è dire di Pasolini, markettaro, ma laico convinto, forse, solo un omosessuale tra i suoi “Ragazzi di vita”. Tra gli scrittori siciliani, Camilleri, affronta il tema, è ne “La presa di Macallè”, ambientato nel 1935, durante la guerra d’Etiopia, il romanzo racconta la storia di Michelino abusato dal professor Gorgerino, è nelle inchieste di Montalbano che incrociano, anche, le vite di minori abusati.

articolo di Milena Vigneri
(Fonte: siciliatoday.net)


lunedì 25 maggio 2009

Facere e docere



Abusi sui minori irlandesi:
l’inchiesta del governo accusa gli istituti cattolici
«Migliaia di casi». Il cardinale Brady: provo vergogna

LONDRA — Thomas Wall è oggi un signore di sessant’anni e porta dentro di sé l’incubo di quelle giornate trascorse nella scuola-riformatorio gestita dalla congregazione dei «Fratrum Christianorum», i Brother Christians di Glin, la città irlandese sul fiume Shannon. Lì dentro la vita quotidiana era segnata dagli orrori. «Ero un bambino e ogni giorno un presule abusava di me. N o , non c’era modo di evitarlo, era così per tutti, ventiquattro ore su ventiquattro, la tua intimità veniva violata». E i piccoli dovevano piegarsi alle perversioni degli uomini di Chiesa o dei compagni più grandi che avevano la «supervisione» notturna sulle camerate.

Accadeva pure negli altri istituti della contea di Limerick, sempre sotto l’insegna dei «Fratrum Christianorum» il cui motto è «Facere e docere», fare e insegnare. Ma ciò che facevano e insegnavano era qualcosa di orribile, di disgustoso. Come anche in altri collegi dell’Irlanda: ad esempio governati dalle «Sorelle della Pietà» le quali scambiavano le opere di bene per un diritto assoluto di appropriazione dei minori che imprigionavano. Sadie O’Meara era un’adolescente: «Mi rinchiudevano a chiave la sera, il cibo era fetente, alle finestre c’erano le sbarre, mi maltrattavano, non mi dissero neppure che mia madre era morta». Era questa la regola: scuole lager, orfanotrofi lager.

Un rapporto choc di 2575 pagine e si alza il sipario su un teatro raccapricciante nel quale «stupri, molestie e abusi erano endemici». È durata nove anni l’inchiesta della commissione presieduta dal giudice dell’alta corte, Sean Ryan, e alla fine i risultati rivelano che le «industrial schools» irlandesi per 35 mila bambini e ragazzi abbandonati o in difficoltà, devianti o senza più i genitori, un network di 250 istituti organizzati dagli ordini religiosi cattolici per oltre mezzo secolo, fino alla chiusura decisa negli Anni Novanta, sono stati il palcoscenico segreto di crudeltà «che avevano lo scopo di provocare dolore e umiliazione».

Centinaia di testimonianze descrivono il clima di schiavitù e di terrore. In una scuola della contea di Galway, remota, fondata nel 1885, per decenni tre presuli si sono accaniti contro i giovani. In un’altra la «San Giuseppe » per i sordi, a Cabra, i superiori hanno coperto, persino davanti agli ispettori, le scorribande punitive sugli ospiti. Sei riformatori hanno accolto mister John Brander, un educatore. Solamente di facciata. Era un «serial sexual and physical abuser», un maniaco violento. Fino a che ha concluso la «carriera » in prigione. E al riformatorio di San Patrizio tenevano addirittura un registro con il diario delle punizioni corporali inflitte dallo «staff religioso». Nella istituzione controllata dalle «Sorelle della Pietà», nella contea di Waterford, i ragazzi e le ragazze erano malnutriti, in compenso riempiti di alcol.

Uno scandalo che sconquassa la Chiesa cattolica nel Regno Unito. Quasi tutti i responsabili degli abusi e delle violenze sono garantiti da «immunità penale » perché nel 2004 la magistratura, su appello delle Congregazioni, assicurò l’anonimato degli aguzzini. Ora i vertici ecclesiali invocano il perdono, promettono il repulisti. Il Primate della Chiesa irlandese, Sean Brady, è esplicito: «Provo vergogna». Il comitato che tutela le vittime delle violenze scoperte dalla commisione si ribella. «Tocca al Papa convocare un concistoro speciale per investigare le attività della Chiesa cattolica in Irlanda».

(Fonte: corriere.it)

domenica 24 maggio 2009

Un calcio alla pedofilia



Si terrà il prossimo lunedì 25 maggio, alle ore 11 nella sala convegni dell’Ospedale Santissima Annunziata in via Egiziaca a Forcella - Napoli, la Conferenza Stampa di presentazione del progetto 1° Trofeo “UN CALCIO ALLA PEDOFILIA e UN CALCIO ALL’ILLEGALITA’ ”.

L’iniziativa, che rientra nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto della pedofilia e dei maltrattamenti sui minori, è organizzata dall’Associazione “P.A.I.D.E.I.A. onlus”, Associazione “Scugnizzi”, Ufficio del Garante dell’Infanzia e dell’ Adolescenza della Regione Campania, Centro Sportivo “Il Boschetto” A.S.D. Mariano Keller, e gode dei patrocini della Presidenza del Consiglio Regionale della Campania, Provincia di Napoli, Curia Arcivescovile, Comuni di Cercola, Casavatore, Pollenatrocchia, Villa di Briano, Sapri.

Al torneo parteciperanno 36 squadre di vari club calcistici della Campania iscritti alla F.I.G.C. suddivisi in categorie per anni di età compresa tra i sette e i diciassette anni, una squadra di calcio dell’Istituto Penale per Minorenni di Nisida e una squadra di Scugnizzi. L’evento si svolgerà nei giorni 29/30 maggio 2009 presso la società sportiva Il Boschetto A.S.D. Mariano Keller di Capodichino, mentre le finali di ogni categoria e la partita “Un calcio all’illegalità” avranno luogo il giorno 31 maggio presso il Centro Sportivo Caravita di Cercola.


Al calcio di inizio delle ore 9 di venerdì 29 maggio, che avverrà alla presenza di Gennaro Iezzo Testimonial del Trofeo, saranno schierati in campo tutti i 718 bambini che partecipano al torneo e che indosseranno la maglietta con la scritta a retro “Un calcio alla pedofilia”.

Interverranno: Gennaro Imperatore, Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza Regione Campania, Roberto Gentile, Pubblico Ministero Tribunale per i Minorenni di Napoli, Gianluca Guida, Direttore del Carcere Minorile di Nisida, don Tonino Palmese, Coordinatore Regionale di “Libera”, Franco Roberti, Capo della Procura di Salerno, Domenico Ummarino, Presidente Regionale Società Italiana di Pediatria, Enrico Guida, Direttore Sanitario Ospedale SS Annunziata, Maria Carmela Inverno, Sociologa specializzata in diritto della Famiglia e dei Minori, Gennaro Iezzo, Portiere della Società Calcio Napoli. Ad introdurre e moderare gli interventi sarà Mariano Piscopo, Giornalista.

La Stampa, i Cittadini della Regione Campania e quanti vogliono partecipare al grido “NO alla PEDOFILIA e all’ ILLEGALITA’ ” sono invitati.

(Fonte: napoli.cronacacity.com)

domenica 10 maggio 2009

Passato, presente e futuro


Un po' in ritardo, ma auguri a tutte le mamme!

sabato 9 maggio 2009

Children no more



Farà tappa a Piacenza, a Palazzo Farnese, nei giorni 8 e 9 maggio 2009, la mostra Children No More — matite contro la violenza sui minori, che nasce con il preciso scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle più gravi piaghe sociali esistenti: l’abuso e lo sfruttamento dei minori, in ogni forma e luogo nel mondo, perpetrata attraverso abominevoli pratiche quali la violenza domestica, la pedofilia, il lavoro e la prostituzione minorile, il turismo sessuale, la manipolazione psicologica dei mass media, i bambini soldato, le vittime civili dei conflitti armati.

I curatori e la Karibu Onlus credono fortemente che un medium come l’illustrazione e il fumetto sia un mezzo di comunicazione fascinoso ed evocativo — non esclusivamente a livello ludico — perfettamente in grado di veicolare messaggi universali potenti ed incisivi, nell’immaginario collettivo, per un target di utenza variabile dall’infanzia fino alla terza età, utilizzando un linguaggio originale, un linguaggio “altro” che si distingua dagli stereotipi della divulgazione culturale.

Alla selezione hanno risposto entusiasticamente 140 artisti italiani ed internazionali, dall’autore professionista al giovane esordiente, tutti d’indubbia caratura artistica. Citiamo qualche nome, fra i più significativi:

Giuseppe Palumbo, Giuseppe Manunta, Francesca Ghermandi, Leo Ortolani, Maurizio Ribichini, Onofrio Catacchio, Alberto Corradi, Antonio Bruno, Alberto Ponticelli, Alessio Spataro, Massimo Giacon, Claudio Parentela, Ottokin, Stefano Piccoli, Squaz, Ratigher, Nicoz, Gianluca Costantini, Claudio Stassi, Paolo Parisi, Elena Rapa, Emiliano Mammucari, Falcinelli & Poggi, Mauro Cicarè, Genea, MP5, Luisa Montalto, Maicol & Mirco, Hurricane Ivan, Lele Corvi, Luca Genovese, Maurizio Rosenzweig, Matteo Cremona, Paolo Di Orazio, Roberto Mangosi, Rocco Lombardi, Stefano Misesti, Sergio Algozzino, Thomas Bires, Sergio Ponchione, Miguel Angel Martin, Aleksandar Zograf, Peter Kuper, Max Andersson, Mike Diana, Trevor Brown, Ivan Brun, Eric Drooker, Mac McGill, Jennifer Camper, Ryan Inzana, Daniel Silvestre da Silva, Rafael Gouveia, Line Hoven.

Children No More ha effettuato tappa nelle seguenti località:
3/15 giugno 2008: Galleria SpazioGiovani — Bari
16/19 settembre 2008: Biennale d'Arte Contemporanea Rocco Dicillo — Triggiano (BA)
22/23 novembre 2008: Meeting del Volontariato c/o Fiera del Levante — Bari
29 novembre/10 dicembre 2008: Museo del Territorio — Alberobello (BA)

Blog ufficiale: childrennomore.blogspot.com

Ingresso gratuito
Piacenza, Palazzo Farnese 9-10 maggio 2009
orari: 10.00 — 12.00 e 15.00 — 18.00
inaugurazione venerdì 8 maggio h. 17.00

(Fonte: fantasymagazine.it)

domenica 19 aprile 2009

Video del giorno



Pubblicità che dimostra l'insopportabile trauma sofferto dai bambini vittime di abusi sessuali.

Cliente: Dunkelziffer
Agenzia: Red Rabbit
Direzione Creativa: Oliver Seltmann, Jan Fröscher
Copywriter: Joakim Reveman, Bjoern Ruehmann, Matthew Branning
Direzione Artistica: Bjoern Ruehmann, Joakim Reveman, Matthew Branning
Regia: The Vikings
Produzione: Rokkit
Produttore: Luke Jacobs
Direttore della fotografia: Sam Brown
Editor: Paul Hardcastle
Post Produzione: Absolute Post London

domenica 12 aprile 2009

mercoledì 8 aprile 2009

Terremoti mediatici



Il terremoto devasta L'Aquila e provincia
16 morti, 30 dispersi, 10mila edifici lesionati

ROMA (6 aprile) - Una forte e lunga scossa di terremoto ha colpito l'Abruzzo, con effetti in tutta l'Italia centrale, alle 3,32. La magnitudo viene valutata dall'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia a 5,8 gradi della scala Richter. Secondo fonti degli istituti statunitensi la magnitudo è pari invece a 6,3 gradi Richter. L'epicentro è stato localizzato a una profondità di 5 chilometri, tra il capoluogo, Collimento e Villagrande.

Ottavo-nono grado Mercalli. Il terremoto ha avuto in alcune zone un effetto pari all'ottavo-nono grado della scala Mercalli sugli edifici, provocando numerosi crolli: lo ha detto il portavoce della Protezione civile, Luca Spoletini, nella sede del dipartimento dove è riunito il comitato operativo. Il quadro, ha spiegato Spoletini, «è estremamente critico, ci sono stati diversi crolli».

Dopo circa un'ora è stata avvertita un altra scossa: secondo la Protezione civile la magnitudo è stata di 4,7 ed è avvenuta alle 4.37. Già ieri sera, intorno alle 23, una scossa di magnitudo 3,9 aveva creato allarme in Abruzzo. Molte le repliche, di varia intensità, che si sono susseguite.

Sedici vittime e decine di dispersi. Panico a L'Aquila e in tutta la provincia, dove la popolazione si è riversata in strada e dove si sono verificati molti crolli. Oltre ai tanti feriti, al momento si registrano nel capoluogo quattro bambini uccisi nel crollo della loro abitazione, per i quali i medici dell'ospedale San Salvatore nulla hanno potuto. Due le vittime nel paese di Fossa, un'anziana e una bambina. Un ponte nella zona di Fossa sarebbe crollato su una autovettura, non si sa se con persone dentro. Altre cinque vittime sono state estratte dalle macerie a Castelnuovo, piccola frazione di San Pio delle Camere, devastata dal sisma. Gli altri morti si sono avuti a Tornimparte e Poggio Picenze.

Otto dispersi. Nel paese di San Demetrio dei Vestini risultano disperse otto persone, secondo quanto riferito dai carabinieri.

Crollano gli edifici a L'Aquila. E' crollata completamente la cupola della chiesa delle Anime Sante, nel centro storico, e anche la Cattedrale ha subito danni strutturali. Crollata anche una parte della Casa dello Studente: alcuni studenti sarebbero intrappolati fra le macerie. Nel centro storico vengono segnalati altri crolli e altre persone rimaste sotto le macerie. Ci sono persone intrappolate in una casa crollata in via XX Settembre e i vigili del fuoco stanno scavando per tirarle fuori dalle macerie. La casa, totalmente rasa a suolo, è vicina al palazzo dell'Anas. A via Sallustio tutte le case sono lesionate anche se non crollate. Le suore dell'istituto religioso sono in strada e prestano aiuto ad anziani e persone con coperte e altri generi di conforto. Un centro di raccolta è stato organizzato in Piazza d'Armi. In Piazza Duomo, come in tutte le aree "aperte" della città, migliaia di persone sostano, alcune nelle macchine, sotto choc. Traffico in tilt, blocchi nelle reti telefoniche.

Evacuato l'ospedale San Salvatore. Nella prima mattinata è stata decisa l'evacuazione dell'ospedale San Salvatore, danneggiato dal sisma: i ricoverati saranno trasferiti ad Avezzano e in altre strutture. Un ospedale da campo sarà allestito in Piazza d'Armi.

Tendopoli in allestimento. Il sindaco Massimo Cialente ha annunciato l'allestimento di tendopoli per ospitare la popolazione della città, che si è riversata interamente in strada.

In tutto l'Abruzzo migliaia di persone in strada. Danni anche nell'Ascolano. Seri danni alle abitazioni sono stati segnalati dalla popolazione anche in diverse località della provincia, tra cui Paganica. Tetti crollati e case lesionate anche alle porte dell'Aquila, a Prata d'Ansidonia e Torninparte. A Rovere, sull'Altopiano delle Rocche, è crollato il campanile, mentre danni e case lesionate si riscontrano anche ad Avezzano con telefoni e elettricità in tilt. Danni a case si registrano anche nel Pescarese, tra Penne e Popoli, con lesioni a infrastrutture. Gente in strada a Sulmona e Teramo, con crolli di cornicioni e crepe nei muri. Nel resto della regione migliaia sono le persone in strada, da Pescara a Sulmona, da Teramo a Chieti. La Potezione Civile parla di almeno diecimila edifici lesionati nella provincia aquilana, numero che potrebbe anche salire. Rinforzi dei Vigili de Fuoco sono partiti da Teramo e da Roma in direzione dell'Aquila, e il traforo del Gran Sasso per ora è transitabile. Danni sono stati registrati anche nell'Ascolano.

15mila utenze senza elettricità nell'Aquilano. Sono quindicimila le utenze disalimentate nella provincia de l'Aquila in seguito al terremoto. Lo ha comunicato l'Enel alla Protezione civile.

Chiuse la Roma-L'Aquila e la Tiburtina. Per verifiche e controlli sui viadotti è stato chiuso il tratto autostradale della Roma-L'Aquila (A24) tra Valle del Salto e Assergi in entrambe le direzioni. L'autostrada è chiusa anche al traffico dei mezzi superiori alle 7,5 tonnellate nel tratto Roma-Tornimparte. Chiuso a scopo precauzionale anche un tratto della Tiburtina Valeria da Corfinio verso Roma per verificare alcune strutture.

Anche a Roma i palazzi hanno tremato a lungo e la gente è scesa in strada. Il capo del Dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso ha convocato il Comitato operativo e ha informato il presidente della Repubblica, Napolitano, e il premier Berlusconi, con i quali è in costante contatto per aggiornarli sulla situazione. Bertolaso ha anche parlato con il sindaco dell'Aquila, che ha confermato i crolli verificatisi in città. Nel frattempo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, è in costante contatto con la Protezione civile.

La Protezione civile: non mettetevi in viaggio, divieto di sorvolo su tutta l'area. Non risultano al momento danni alle linee ferroviarie e alle principali strade della zona colpita dal terremoto. La Protezione civile, tuttavia, invita a non mettersi in viaggio per non intralciare i soccorsi. Sulla zona dell'Aquila, inoltre, è stato emesso un Notam, un divieto di sorvolo in tutta l'area.

Due colonne partite dal Lazio. Due colonne mobili di aiuti del Dipartimento della Protezione civile della Regione Lazio sono partite verso le zone colpite dal sisma, con tende per sfollati e quant'altro necessario per prestare soccorso alla popolazione.

Intorno alle 22,20 una forte scossa di terremoto era stata avvertita in Emilia Romagna e nelle Marche. Il sisma ha avuto epicentro nell'Appennino tosco-emiliano, nel Forlivese.Sono in corso accertamenti per verificare danni eventuali a persone e cose. Il sisma è stato avvertito in particolare nel Pesarese, a Urbino e anche ad Ancona, oltreché nel Ferrarese e nel Bolognese, nel Cesenate e a Rimini. A Forlì e Cesena alcune persone sono scese in strada. Moltissime le chiamate ai centralini dei pompieri di Pesaro, Urbino, Ancona e Senigallia, dove il sisma è stato avvertito distintamente anche ai primi piani delle abitazioni.

Avvertito anche a Trieste. La scossa è stata sentita in varie zone di Trieste, a Muggia (Trieste), Grado (Gorizia) e Lignano (Udine), oltre che ai piani alti di varie località lungo la costa friulana e giuliana. Segnalazioni sono arrivate anche dalla Toscana e dal Veneto.

Magnitudo 4,6, profondità 28,2 km. Il Dipartimento della Protezione Civile ha reso noto che il sisma ha avuto magnitudo 4.6, con epicentro tra i comuni di Forlì, Forlimpopoli e Castrocaro Terme, in provincia di Forlì, e di Faenza in provincia di Ravenna. Il dato tecnico è dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. L'ipocentro è stato individuato a grande profondità: 28,2 km. Proprio per la profondità del sisma, ha spiegato l'ing. Demetrio Egidi, responsabile della Protezione Civile dell'Emilia Romagna, l'area dove è stata avvertita la scossa è stata vasta. Le verifiche della protezione Civile, insieme con Vigili del Fuoco e Prefetture, non segnalano danni a persone o cose. Nelle prossime ore saranno compiuti ulteriori accertamenti alla ricerca di eventuali danni.

(Fonte: ilmessaggero.it)

domenica 5 aprile 2009

Di madre in figlia

Quando pensi di aver raggiunto il fondo, comincia a scavare.

In manette un pensionato di 61 anni e due cugine di 38 e 39
Le vittime, sei e sette anni, erano già state tolte alle famiglie

Abusava delle figlie delle amanti
Tre arresti nel Materano

MATERA, 2 aprile 2009 - Un altro agghiacciante caso di violenza sessuale su minori. Vittime due bambine di sei e sette anni, in una situazione di degrado e di indigenza. I carabinieri di Policoro hanno arrestato stamane un pensionato sessantunenne e due donne di 38 e 39 anni, cugine tra loro. L'uomo, convivente di una delle due, aveva una relazione anche con l'altra e da tempo abusava sessualmente delle loro figlie. Le donne erano consenzienti agli atti di violenza e minacciavano le bambine per indurle a non dire nulla. Oltre alle violenze, le piccole erano costrette ad assistere anche a rapporti sessuali tra adulti.

Le indagini sono state avviate dai carabinieri sulla base della relazione presentata dai servizi sociali dopo che le piccole erano state sottratte alle famiglie nella primavera dello scorso anno. Gli arresti sono stati effettuati in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare del Gip di Matera su richiesta della Procura: il pensionato è in carcere mentre le donne sono ai domiciliari.

(Fonte: repubblica.it)

venerdì 3 aprile 2009

Il Trenino dell'amore



La vignetta di oggi è stata rimossa
per rispetto dei lettori che non l'hanno gradita e si sono sentiti offesi




Violentato a 8 anni e costretto ad abusi su piccolo di 5

1 aprile 2009 - L' orco è stato incastrato da un bambino di dieci anni costretto a subire violenza e che, poiché costretto a sua volta, ha molestato un altro bimbo di cinque anni. «Un racconto lucido e logico» lo ha definito il capo della squadra mobile Francesco Messina che, con grande imbarazzo (anche lui è papà), ha dato i dettagli di una storia che non avrebbe mai voluto raccontare. C' è tutta la follia umana nella vicenda che ha coinvolto due bambini in tenera età e che ha portato a San Vittore un operaio ecuadoriano di 42 anni che nel tempo libero curava l' orto di una comunità per ragazzi difficili. Il protagonista è un bambino che all' epoca dei fatti aveva 8 anni. Un bimbetto sveglio che viene da una famiglia problematica. Il papà non c' è più, la mamma in passato ha dovuto combattere con la droga: adesso ne è uscita e ha un lavoro. Il bimbo frequentava una comunità di religiosi nel pavese (come se fosse un oratorio) e si era affezionato a Shiki Tankamash, 42 anni, operaio in una ditta di carrelli di Arese che abita a Rosate. «Una sorta di figura paterna» ha spiegato il vicequestore Alessandra Simone. Approfittando di questa simpatia del ragazzino, l' ecuadoriano ha messo in atto una sorta di azione «in tre stadi». «Prima lo ha portato a vedere dei pesciolini - ha spiegato il capo della mobile - poi ha cominciato ad allungare le mani. Con una scusa lo ha invitato a casa dicendogli che c' era suo nipote e che così potevano giocare assieme. Infine gli abusi veri e propri con minacce se avesse detto qualcosa alla mamma». Non contento l' ecuadoriano si è spinto oltre:«Devi fare le stesse cose che facciamo io e te con il tuo amichetto di 5 anni». Un azzardo che gli è costato caro. Il bimbo più piccolo ha raccontato alcuni particolari alla mamma che si è spaventata e ha contattato la madre del ragazzino più grande. Assieme sono andate in comunità e hanno coinvolto i religiosi. Da qui la denuncia. Il bambino (oggi 10 anni) è stato sottoposto a due interrogatori protetti alla presenza di uno psicologo e ha fornito un racconto che ha permesso di incastrate il suo aguzzino. Particolari precisi confermati dall' amichetto di 5 anni. Il capo della mobile ha fornito un altro dato significativo: «Il 94 per cento delle violenze avviene tra le mura domestiche, il restante per strada.»

(Fonte: corriere.it)

domenica 22 febbraio 2009

domenica 25 gennaio 2009

Pettirosso



Grandi polemiche per la canzone "Pettirosso", contenuta nel nuovo album di Gino Paoli, il 74enne cantautore famoso per canzoni come "Sapore di mare". La canzone parla di un pedofilo 70enne che muore tra le braccia di una bimba mentre abusa di lei. La carezza della bimba sembra un gesto di pietà che ha scandalizzato l'opinione pubblica.

Pettirosso

Aveva gli occhi come un pettirosso
era una donna di undici anni e mezzo
si alzò la gonna per saltare il fosso
aveva addosso un vestitino rosso.

Mentre passava in mezzo a quel giardino
di settant'anni incontrò un bambino
voleva ancora afferrare tutto
e non sapeva cos'é bello e cos'é brutto

e l'afferrò con cattiveria
lei si trovò le gambe in aria
lui che cercava cosa fare
c'era paura e c'era male.

E il male lo afferrò proprio nel cuore
come succede con il primo amore
e lei allora lo prese tra le braccia
con le manine gli accarezzò la faccia
così per sempre si addormentò per riposare
come un bambino stanco di giocare.