Al Teatro del Tre di Catania, venerdì 22, sabato 23 e domenica 24 maggio 2009, andrà in scena “Era mia figlia” dell’autore catanese Luigi Favara, con la regia di Giovanni Scuto, interpretato da Liliana Scalia, Stefania Micale, Cettina Giorgianni, Roberto Pricoco e dallo stesso Luigi Favara.
Il dramma, presentato nell’ambito delle attività culturali e teatrali, dell’Associazione “Oltre le quinte “, affronta il tema della pedofilia e lo fa attraverso descrizioni realistiche e metafisiche, di teatro verità, di avanguardia e di tragedia greca euripidea, con squarci della nostra terra e delle nostre tradizioni fino all’enunciazione, rappresentata in maniera molto efficace dagli attori, di alcuni articoli della “Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia”.
“Era mia figlia” racconta di una madre siciliana che, emigrata con la figlia tredicenne, per cause di forza maggiore, tra le colline Venete, si trova improvvisamente a vivere uno dei momenti peggiori che un genitore possa immaginare di trascorrere: “lo stupro e la morte violenta della figlia” per mano di un pedofilo.
La finalità della rappresentazione è quella di porre l’attenzione su un argomento, purtroppo, drammaticamente attuale, non solo denunciando il crimine in se stesso ma, anche, evidenziando le assenze degli enti preposti alla difesa ed alla sicurezza dei minori.
La pedofilia rappresenta un argomento scomodo, di non facile trattazione, per le implicazioni non solo morali ma, anche religiose che comporta (basti pensare a Sex crimes and Vatican, video scandalo del 2006 che, documenta abusi sessuali sui minori, da parte di membri del clero irlandese e svela le manovre del Vaticano, accusato di voler insabbiare i vari casi). Cinema, teatro e letteratura hanno, spesse volte, affrontato il tema della pedofilia, anche se talvolta, è stato un percorso difficoltoso, ne è un esempio “Animanera” opera prima di Raffaele Verzillo , il film realizzato nel 2006 è riuscito a trovare una casa di distribuzione, dopo ben 2 anni, flop ai botteghini a parte. Un capolavoro del cinema di casa nostra è, invece, “Morte a Venezia” di Luchino Visconti del ’71, tratto dal romanzo di Thomas Mann, ”La morte a Venezia”, il film racconta l’attrazione di un musicista cinquantenne per un adolescente polacco, presentato al 24esimo Festival di Cannes. E, come non menzionare, ”La mala educacion” di Pedro Almodovar che racconta la storia di due adolescenti omosessuali e di un prete, Don Manolo; o ancora, “Mystic River” diretto da Clint Eastwood, che ha vinto due Oscar e un Golden Globe. Del 2008 è “Il dubbio”, pellicola scritta e diretta da John Patrick Shanley , adattamento cinematografico dell’omonimo dramma teatrale. 1964, in una scuola del Bronx , un prete è sospettato di aver abusato di un ragazzino di colore, tra gli interpreti Meryl Streep, che per questo film ha ottenuto la candidatura all’Oscar 2009.
L’opera di Shanley è stata riproposta sui palcoscenici italiani, in quest’ultima stagione teatrale, interpretata da Stefano Accorsi per la regia di Sergio Castellitto. Il teatro affronta il tema della pedofilia nella rilettura che Juan Mayorga fa della celebre fiaba dei fratelli Grimm, “Il pifferiaio magico”. “Hamelin di Mayorga” racconta l’inchiesta su un caso di presunte molestie sessuali subite da un bambino. “Bangkok”, la trilogia di Renato Giordano, è, invece una commedia shock che affronta il tema del turismo sessuale, tema che è al centro dell’opera teatrale, del regista Giulio Cavalli,” Bambini a dondolo”.
Il tema della pedofilia è stato al centro di molte pagine della letteratura, trattato esplicitamente o in maniera più velata, superfluo è dire di Pasolini, markettaro, ma laico convinto, forse, solo un omosessuale tra i suoi “Ragazzi di vita”. Tra gli scrittori siciliani, Camilleri, affronta il tema, è ne “La presa di Macallè”, ambientato nel 1935, durante la guerra d’Etiopia, il romanzo racconta la storia di Michelino abusato dal professor Gorgerino, è nelle inchieste di Montalbano che incrociano, anche, le vite di minori abusati.
articolo di Milena Vigneri
(Fonte: siciliatoday.net)
(Fonte: siciliatoday.net)
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