lunedì 27 ottobre 2008

Un solo Dio



UDINE - Un prete e un imam, professionisti e studenti, operai e impiegati: secondo la Polposta di Udine "c'è uno spaccato quasi completo della società italiana" nell'indagine sulla pedopornografia che ha portato ad arrestare due persone, indagarne un centinaio di persone (98 per la precisione) e a sequestrare 118 computer e un ingente quantità di materiale.

L'operazione è stata denominata "I West". Le persone indagate sono di età compresa tra i 26 e 59 anni "e rispecchiano - ha detto Romeo Tuliozzi, responsabile della Polposta di Udine - un po' tutte le categorie sociali. Ci sono anche operatori di culto cattolici e musulmani". Impressionanti i numeri degli oggetti sequestrati: oltre ai pc, 168 hard disk, 3.634 cd, 678 dvd, 579 videocassette e 49 pendriver.

L'indagine è partita 'monitorando' un sito internet, per accedere al quale si doveva pagare 98 dollari, che pubblicizzava solamente materiale pedopornografico. Si è così potuto appurare che il server era negli Stati Uniti, mentre la società che gestiva il traffico era di Minsk (Bielorussia). Contatti con il Dipartimento dell'Immigrazione Usa e con il Dipartimento per i crimini informatici di Minsk hanno permesso di debellare la 'banda'.

Nella capitale bielorussa, in particolare, sono stati sequestrati quattro milioni di dollari provento degli acquisti on-line di materiale pedopornografico.

In Trentino la Polizia postale ha arrestato D.P., segretario comunale del comune di Tassullo dal 1998 ma residente a Gardolo, sobborgo a nord del capoluogo, e A.G., operaio di Trento.
Mercoledì erano state perquisite le loro abitazioni e, nel caso di Passigli, anche l'ufficio in Comune dove è stato sequestrato un computer. Poi i due arresti.

L'operazione "I West" segue di qualche giorno quella della polizia del Molise che aveva portato agli arresti domiciliari di altri due trentini: S.S. dipendente di un negozio di Trento e R.B. un operaio di Borgo Valsugana. A quest'ultimo sarebbero stati sequestrati una cinquantina di CD e DVD con migliaia di immagini proibite. Nell'abitazione di Trento la polizia aveva sequestrato due computer. Entrambe le persone coinvolte nell'inchiesta hanno negato di aver mai scambiato materiale pedopornografico.

(Fonte: repubblica.it)


venerdì 24 ottobre 2008

La morte del giornalismo

Dopo un lungo periodo di inattività (tornerò presto con nuove vignette) oggi do' voce a una lettrice che mi ha scritto riguardo ad una notizia dell'anno scorso che avevo riportato nel mio blog. A quanto pare quanto riportato sui giornali non era proprio la verità, o comunque i fatti erano stati storpiati. Non è una novità per il mondo del giornalismo: non è mio compito approfondire la cosa e chiarire i fatti, ma mi sembrava giusto far sentire anche un'altra versione dei fatti.
Inoltre ho preferito togliere i nomi che venivano riportati nell'articolo da me riportato: penso che non tolga nulla al mio intento di riportare i fatti che avvengono attorno a noi.

Potete leggere l'intervento tra i commenti del post originale. Lo riporto anche qui:

ciao,non lo so di dove posso cominciare,si parla purtroppo di mia familia.la mia mamma fa la prostituta di tanti anni,di una vita.di cca 4 anni si prostituisce insieme con la mia sorella quale il giornale di calabria un anno fa a scritto che ha 15 anni,ma lei aveva 17.non era prima volta in reggio calabria,e qull' ragazzo non era primo quale e andato in prigione purtroppo,loro due sono state anche in francia dove hanno messo altri ragazzi in prigione,se voi ti mando il giornale di marsille....dove e la stessa storia,io lavoro in italia come infermiera,non mi sento piu con loro,non riesco a fargli smetere,cercano gli uomini per protegerli....e questi disgraziati finiscono in prigione.mi ricordo che l'avevo chiamata quando ho visto il giornale,mi racontava che non e andata in una bara,era un ufficio dove eranno in torno le bare,e andata lei,non mia sorella di 15 anni,mi dispiace per l'agente quale legge il giornale e resta male,mi dispiace che sono nata in questa familia,mi dispiace per la familia di quel ragazzo qualle paga ora i sbagli di una vita di mia mamma,lei e stata sempre cosi,a fatto sofrire mio padre...se voi,ho tutto che voi per dimonstrarti la verita,anzi,voglio parlare con un giornalista,li dimonstro con le prove...sono stufffa,credimi.grazie Veruska perche mi hai capito.sono disposta in ogni momento di rispodere alle domande e di venire con le prove se vi interesa.