martedì 27 novembre 2007

Educatore sotto accusa


Educatore per bimbi difficili sotto accusa per pedofilia
Vittime due bambine di 12 anni. Una delle due ha gravi problemi di natura psichica

Un educatore volontario per alunni problematici. Un impegno delicato per un anziano ex bancario, che ha superato i 65 anni, che dava il suo contribuito in una scuola media. Un nonno dall mani lunghe però, finito sotto inchiesta per violenza sessuale aggravata, per la denuncia di una dodicenne.


"Anna", la chiameremo così, non solo ha raccontato di essere stata toccata dall'anziano, ma anche che una sua compagna di classe, con gravi disturbi, le aveva confessato di aver subito lo stesso trattamento. Per non parlare delle frasi oscene che il volontario avrebbe rivolto a un altro ragazzino, compagno di classe delle due bambine. Tutto è cominciato nel 2005 con la denuncia di Anna e dopo la segnalazione da parte della scuola che aveva avviato anche una inchiesta interna. Il racconto di Anna è stato poi confermato in un incidente probatorio in cui la ragazzina ha ripercorso le molestie del pedofilo. Un'esperienza molto più difficile per l'altra bimba che qualche giorno fa davanti al gup, dopo aver parlato a lungo delle sue giornate e dei suoi hobby, si è come bloccata al solo ricordo dell'uomo e a quello che le faceva. Per il pm Isidoro Palma potrebbe essere il riscontro del trauma subito dalla vittima, che ha già grossi problemi, e che si è chiusa nel momento in cui doveva ricordare la violenza. Il giudice Vincenzo Tutinelli deciderà alla prossima udienza se la testimonianza potrà far parte delle prove contro l'anziano che ha sempre negato ogni tipo di accusa. Poi ci saranno le richieste dell'accusa e quindi la sentenza con il rito abbreviato.
Quello che è certo è che i casi di pedofilia in quelli che dovrebbero essere ambiti protetti - chiese palestre scuole - appaiono in aumento. Ogni anno ogni sostituto procuratore del pool che si occupa di reati contro le fasce deboli si trova sul tavolo dai 10 ai 20 fascicoli. Moltiplicando al minimo per il numero di pm siamo di fronte a poco meno di 100 casi all'anno. Spesso la scuola diventa un punto di riferimento importante per gli inquirenti, ma altre volte le inchieste interne rischiano di danneggiare il lavoro degli investigatori e dei magistrati.

(Fonte: Epolis Milano)

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