Don Giovanni D'Ercole - Sacerdote, Opera Don Orione
Il volto di una donna colpito da una mano assassina e una scritta: «se fosse tua madre, tua sorella o tua figlia... espellere i rom. Subito!». Cosa di più efficace per istillare nella gente la diffidenza, e perché no, l'odio. Questo cartellone pubblicitario che ha invaso la città di Roma mi è venuto in mente quando le ruspe del Comune hanno distrutto le baracche di un campo di rumeni nella periferia di Roma, proprio vicino al luogo dove fu uccisa da un rumeno una donna. Anzi fu proprio in seguito a quel drammatico episodio che in tutta fretta si mossero il Governo, il Comune e la stampa. Via i rumeni. Dicevo che mi è venuto in mente quel cartellone perché sono state distrutte tra le altre baracche di famiglie rumene povere e oneste. Tornava da scuola un bambino che conosco bene e ha visto la sua baracca saltare all'aria. Ha perso tutto compresi i libri di scuola e gli scarpini per giocare a pallone nella nostra squadra degli “ercolini”. Dovevate vedere il volto di quel bambino: poteva essere tuo figlio! Poteva essere la tua casa! La madre lavora e pure il padre: onesti concittadini europei, ma con 500 euro al mese si possono permettere solo una baracca. Esistono quindi rumeni onesti e rumeni assassini. Come in Italia e altrove nel mondo. È difficile contemperare legalità e solidarietà, ma la nostra esperienza dimostra che solo nel dialogo e nell'impegno a salvaguardare la legalità e a promuovere la solidarietà c'è la chiave per creare un futuro di pace. Questi bambini saranno gli adulti dell'Italia: che diranno? Che imparano da noi? Seminiamo amore se vogliamo raccogliere pace.
(Fonte: Epolis Milano)
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