
venerdì 28 dicembre 2007
martedì 25 dicembre 2007
mercoledì 19 dicembre 2007
venerdì 14 dicembre 2007
seXBOX

mercoledì 12 dicembre 2007
Censura

Con tante volgarità gratuite che passano in televisione, a dare fastidio è sempre qualche battuta detta senza peli sulla lingua. Questo il senso della mia vignetta, per chi non l'avesse capito, dove la censura va a coprire la bocca; come dire: sii volgare, basta che stai zitto.
martedì 11 dicembre 2007
Erbacce
lunedì 10 dicembre 2007
Sketchbook

Ecco una versione alternativa dell'ultima vignetta che ho pubblicato. Alla fine ho deciso per l'altra versione, perché questa non mi convinceva fino in fondo, anche se era più aderente alla realtà della notizia a cui si ispirava, in cui il bambino era stato tenuto alla catena dai genitori su un balcone.
giovedì 6 dicembre 2007
Bambini ai ferri corti

Berlino, 5 Dicembre 2007 - I corpi di cinque bambini di età compresa fra i tre e i nove anni sono stati trovati in una casa di Darry, non lontano da Kiel, nel nord della Germania. Nel dare notizia, la polizia ha aggiunto che la madre dei piccoli, 31 anni, è stata arrestata e condotta in una clinica psichiatrica. Non si conoscono le circostanze della tragedia, ma la donna è sospettata di essere responsabile della morte dei piccoli.
"Dalle prime indagini sembra che all'origine della morte dei bambini vi sia una malattia mentale della madre", ha detto un portavoce della polizia di Kiel, senza fornire altri particolari sulla scoperta dei corpi dei cinque bambini.
Darry, la località della macabra scoperta, si trova a 40 km circa a est di Kiel, capoluogo dello Schleswig-Holstein, il Land settentrionale tedesco al confine con la Danimarca.
Sempre oggi a Plauen, in Sassonia (est della Germania), la polizia ha scoperto i resti di tre neonate nel balcone dell'abitazione di una donna di 28 anni, sospettata della loro morte. La giovane era stata arrestata una settimana fa dopo la scoperta del cadavere di un neonato nascosto in una valigia. La polizia ha trovato ieri un altro cadaverino nel congelatore della madre e oggi ne ha scoperto un terzo sul balcone. La donna era stata rimessa in libertà per mancanza di indizi di colpevolezza per la morte del primo neonato rinvenuto cadavere. I tre bambini erano nati rispettivamente nel 2002, nel 2004 e nel settembre del 2005.
Il capo della polizia della Sassonia, Dieter Kroll, ha affermato che dopo la scoperta dei cadaveri dei neonati la madre "è apparsa calma e sollevata". Il marito della presunta infanticida ha dichiarato alla polizia di non essersi mai accorto delle sue tre gravidanze.
La macabra scoperta è avvenuta perché la piccola nata nel 2002 quest'anno sarebbe dovuta andare a scuola elementare, ma di lei non c'era più traccia. Le autorità scolastiche si sono insospettite e hanno avvertito la polizia. La bambina alla nascita non era stata denunciata all'anagrafe dalla madre, ma l'ospedale dove aveva partorito aveva comunicato il parto ai responsabili sanitari, che avevano predisposto la visita della bambina in vista dell'anno scolastico 2008.
Alla fine del mese scorso un'altra donna, di 35 anni, è stata condannata a 12 anni di prigione per l'infanticidio di due suoi neonati, i cui corpi erano conservati in un congelatore della sua casa di Erfurt (Germania centro orientale).
martedì 4 dicembre 2007
Scivoloni

Baciò sulla bocca dodicenne: per il giudice è violenza

Un bacio «stampato», a labbra chiuse, può essere violenza sessuale. Punito con un anno di reclusione se il «baciatore» è un maturo gestore di bar e la baciata è la cliente dodicenne che compra le caramelle. Era il 24 aprile dell'anno scorso quando Elisa , la chiameremo così, uscì scioccata dal locale gestito dall'uomo, cittadino egiziano. «Siamo di fronte ad un atto subitaneo e occasionale - scrive il gup Giuseppe Gennari nella motivazione della sentenza - che ha leso la libertà personale e sessuale» della ragazzina.
domenica 2 dicembre 2007
Presi di mira

"Professore, come va mia figlia?" e mette la pistola sul tavolo
Firenze, 29 novembre 2007 - La stanza è piccola. Qui il professore riceve a turno i genitori degli alunni per i colloqui sull´andamento scolastico dei figli. Tocca al babbo di una studentessa dal rendimento zoppicante. La porta si chiude dietro ai due. Inizia il faccia a faccia dagli sviluppi imprevedibili. Succede, infatti, quello che l´insegnante non si sarebbe mai immaginato. Quel signore parla e intanto sfila dalla tasca una pistola. Lo fa con nonchalance, come se, invece che un´arma, fosse un mazzo di chiavi, una penna, un pacchetto di sigarette. E intanto racconta, dice che sì, insomma, quella sua figlia non è poi così male, che la professoressa dell´anno prima l´aveva presa di mira, che lui di quella insegnante conosce l´indirizzo di casa.
Cosa abbia provato l´insegnante in quegli interminabili minuti di colloquio non è dato sapere. Fatto è che, senza troppo scomporsi, il professore è riuscito a portare a termine l´incontro, fin quando il genitore non ha deciso di rimettersi in tasca la pistola e di andarsene via.
«L´episodio non ha scosso più di tanto l´insegnante, me lo ha raccontato il mio vice con cui il professore si è confidato» giura il preside dell´istituto, una scuola media superiore nella zona delle Cure. Ma è inevitabile che quell´insolita ora di ricevimento e quell´inusuale comportamento del genitore, non potevano rimanere affare interno alla scuola.
Il fatto è stato denunciato alle forze dell´ordine. E nelle ore successive il genitore è stato perquisito presso la sua abitazione. A casa gli hanno trovato due scacciacani. Non finisce qui. L´apertura di un´inchiesta e di un procedimento penale sono atti dovuti.
Il fatto risale ad una settimana fa, martedì. Da allora e per un´altra settimana la ragazza non si è più vista a scuola, mentre si inseguivano le voci di un suo volontario trasferimento presso un altro istituto scolastico. Ieri però la studentessa è tornata regolarmente in classe. «Sebbene il professore non sia rimasto particolarmente scosso dall´episodio - insiste il preside - ha comunque ritenuto opportuno che quanto è avvenuto fosse portato a conoscenza degli investigatori. Nei prossimi giorni su questo fatto si terrà una riunione di tutti i docenti».
venerdì 30 novembre 2007
Meglio dare che ricevere
Si tratta di Don Marco Baresi, vicedirettore del seminario di Brescia accusato di pedofilia. Oltre che dei reati a sfondo sessuale nei confronti di un minorenne, un seminarista di 14 anni, il religioso deve anche rispondere di detenzione di materiale pedopornografico. Il vescovo, monsignor Monari e l'ausiliario monsignor Beschi, si sono detti profondamente addolorati. «Don Marco Baresi è conosciuto e stimato. Il dramma di chi è vittima di pedofili non può essere sottovalutato nè eluso a maggior ragione se coinvolge sacerdoti, ma la delicatezza della situazione di chi si trova accusato di una colpa tanto grave ed è innocente è pure di grande portata».
(Fonte: Epolis Milano)

giovedì 29 novembre 2007
Il vero volto di Baby Grace


Il suo vero nome è Riley Ann Sawyer. L’hanno picchiata con una cintura, tenuta a forza sott’acqua nella vasca da bagno, poi gettata a terra e trascinata per la stanza, la testolina bionda che sbatteva ovunque. A raccontare i particolari di una fine agghiacciante è la madre della piccola, Kimberly Dawn Trenor, che con il marito Royce Clyde Zeigler, patrigno di Riley, è accusata del delitto.
“In poco meno di vent’anni in polizia, ho visto molti casi capaci di spezzare il cuore”, ha dichiarato all’emittente televisiva Cbs lo sceriffo Ray Tuttoilmondo, “Ma penso che questo resterà nei nostri cuori per sempre”.
E probabilmente resterà a lungo anche nella mente degli americani per la crudeltà degli assassini: il corpo della bambina, ripescato nella baia di Galveston, è stato tenuto per quasi due mesi in un magazzino, si legge ancora nella dichiarazione rilasciata da Trenor alla polizia locale, prima di venire chiuso in un contenitore di plastica e gettato in mare. La causa della morte non è ancora stata determinata, ma l’autopsia ha rivelato la presenza di almeno tre fratture al cranio.
Le dichiarazioni della donna stanno cancellando gli ultimi dubbi sull’identità della bambina, anche se i risultati dell’esame del Dna non sono ancora disponibili, e chiariscono anche il ruolo del marito: per coprire la morte della piccola, Zeigler avrebbe prodotto falsi documenti, secondo cui il Department of Children’s Service dell’Ohio, stato in cui vive il padre di Riley, avrebbe portato via la bambina il 24 luglio, per sottrarla ad abusi e violenze sessuali subite in famiglia.
Ora Trenor e Ziegler, che alcuni giorni fa aveva tentato il suicidio e cercato di scagionare la moglie, sono entrambi accusati di lesioni e manomissione delle prove: oggi la prima udienza davanti al giudice.
martedì 27 novembre 2007
Educatore sotto accusa

Vittime due bambine di 12 anni. Una delle due ha gravi problemi di natura psichica
Un educatore volontario per alunni problematici. Un impegno delicato per un anziano ex bancario, che ha superato i 65 anni, che dava il suo contribuito in una scuola media. Un nonno dall mani lunghe però, finito sotto inchiesta per violenza sessuale aggravata, per la denuncia di una dodicenne.

"Anna", la chiameremo così, non solo ha raccontato di essere stata toccata dall'anziano, ma anche che una sua compagna di classe, con gravi disturbi, le aveva confessato di aver subito lo stesso trattamento. Per non parlare delle frasi oscene che il volontario avrebbe rivolto a un altro ragazzino, compagno di classe delle due bambine. Tutto è cominciato nel 2005 con la denuncia di Anna e dopo la segnalazione da parte della scuola che aveva avviato anche una inchiesta interna. Il racconto di Anna è stato poi confermato in un incidente probatorio in cui la ragazzina ha ripercorso le molestie del pedofilo. Un'esperienza molto più difficile per l'altra bimba che qualche giorno fa davanti al gup, dopo aver parlato a lungo delle sue giornate e dei suoi hobby, si è come bloccata al solo ricordo dell'uomo e a quello che le faceva. Per il pm Isidoro Palma potrebbe essere il riscontro del trauma subito dalla vittima, che ha già grossi problemi, e che si è chiusa nel momento in cui doveva ricordare la violenza. Il giudice Vincenzo Tutinelli deciderà alla prossima udienza se la testimonianza potrà far parte delle prove contro l'anziano che ha sempre negato ogni tipo di accusa. Poi ci saranno le richieste dell'accusa e quindi la sentenza con il rito abbreviato.
Quello che è certo è che i casi di pedofilia in quelli che dovrebbero essere ambiti protetti - chiese palestre scuole - appaiono in aumento. Ogni anno ogni sostituto procuratore del pool che si occupa di reati contro le fasce deboli si trova sul tavolo dai 10 ai 20 fascicoli. Moltiplicando al minimo per il numero di pm siamo di fronte a poco meno di 100 casi all'anno. Spesso la scuola diventa un punto di riferimento importante per gli inquirenti, ma altre volte le inchieste interne rischiano di danneggiare il lavoro degli investigatori e dei magistrati.
lunedì 26 novembre 2007
Memorie corte

domenica 25 novembre 2007
Family Gay

sabato 24 novembre 2007
Semplicemente
Don Giovanni D'Ercole - Sacerdote, Opera Don Orione

venerdì 23 novembre 2007
Contro violenza donne
Fuochi fatui

Bambino di 4 anni muore nel rogo
Padre salva altri due fratellini

Heidi senza mutande

La censura turca si è abbattuta anche su Heidi, Clara e la signora Seseman, sua nonna. Quest'ultima e la signora Rottermayer portano il velo e la protagonista indossa un vestitino molto più lungo, perché nella versione originale, nelle sue scorribande sui monti, mostrava i mutandoni. La decisione ha sollevato un vespaio di polemiche.
Tra i 100 volumi raccomandati dal ministero della Cultura di Ankara c'è il libro della svizzera Johanna Spyri, diventato un successo grazie anche ai cartoni animati giapponesi (ha appena compiuto trent'anni), ma nei disegni che illustrano la storia le raffigurazioni hanno subito dei cambiamenti.
Il libro pubblicato dalla casa editrice Karanfil ha suscitato il dibattito sulle politiche governative, risvegliando l'ansia di quanti temono una "islamizzazione" dell'istruzione. Il ministero ha già chiarito che si tratta dell'iniziativa di un editore privato. "Heidi era una bimba dai capelli neri e le gote rosse come pomodori. Aveva un camicetta rossa, una gonna rosa e un gran posteriore. Quando correva giù dalla montagna, la gonna le si alzava sulla testa e vedevamo i suoi mutandoni bianchi. Probabilmente è stato il primo personaggio dei cartoni animati a cui si sono viste le mutande".
Questa la descrizione di Heidi nel web turco sui "cartoni animati della nostra infanzia", riferisce il quotidiano spagnolo El Mundo, sottolineando che ora i bambini turchi "non potranno più vedere le braghe di Heidi", almeno nei libri raccomandati dal ministero. Secondo quanto denunciato da presidente del sindacato dei docenti Alaadin Dincer, inoltre, il ministero ha aumentato i controlli e "aperto il cammino alla distorsione dei testi scolastici, come vediamo nel caso di Heidi".
(Fonte: Tgcom)
mercoledì 21 novembre 2007
La morte ti fa bella

Non ci siamo fatti mancare nulla in questa notizia di cronaca: pedofilia, prostituzione a addirittura necrofilia. Se pensate che quest'ultima sia un fenomeno di nicchia (o di loculo) eccovi un grafico di Google Trends, lo strumento di Google che mette a confronto quanto si chiacchiera sul web di due parole a scelta; come vedete la differenza fra pedofilia e necrofilia non è tanta. Il grafico per l'Italia ha un divario maggiore: resta da vedere se questo indica che si parla poco di necrofilia o si parla troppo di pedofilia.
Copriti bene!

Roma, 17 novembre - Ha sparato con un fucile ad aria compressa dalla finestra e ha colpito un bimbo di 10 anni che stava passeggiando in strada. Il piccolo è rimasto solo lievemente ferito perché indossava un giubbotto molto pesante. E' accaduto questa mattina poco prima di mezzogiorno in largo Uzielli, nel quartiere Pietralata, a Roma. Arrivati sul posto i carabinieri della Compagnia di Montesacro e della stazione Tiburtino Terzo sono riusciti a individuare da dove partivano i piombini. Entrati in casa del responsabile i militari hanno trovato una carabina ad aria compressa, due scatole di piombini, un bastone animato, ovvero un bastone apparentemente da passeggio che nascondeva dentro una lunga lama, e un coltello. L'uomo, un 42enne impiegato senza precedenti penali, non ha opposto resistenza ed è stato accompagnato in caserma.
martedì 20 novembre 2007
La foto del giorno

Dopoguerra: Economia bosniaca ancora in difficoltà
lunedì 19 novembre 2007
Pecorelle smarrite
Quella che segue è la prima di tre vignette che avevo realizzato sugli scandali che sei mesi fa avevano investito il Vaticano, reo di aver cercato di mettere a tacere queste notizie. Speriamo che la Chiesa in futuro cominci davvero col condannare i suoi stessi sacerdoti.

domenica 18 novembre 2007
Uomini nel pallone

A causa dell'incidente (non chiamiamolo omicidio, perché le indagini sono ancora in corso) occorso ad un tifoso laziale e alle conseguenti manifestazioni di sdegno (non chiamiamoli atti vandalici) avvenute su vari campi, il calcio italiano si è fermato per una giornata. Almeno in teoria, visto che la serie A era già ferma per la partita della nazionale con la Scozia; una vittoria, tra l'altro, che sicuramente cancellerà anche questo ennesimo episodio dalle menti ottenebrate di noi calciofili.
Voi questa domenica cosa avete fatto?